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"Dancing with Clouds"

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History / Storia:

Petrognano draws its origins from the Gens Petronia as if to say "Gentis Petroniae Fundus", as in the Val di Sieve there are two other places of the same name: Petrognano di San Gaudenzio and Petrognano di Borgo San Lorenzo. The Petrognano Farm is located in the Val di Sieve, 35 km from Florence in the Pomino Doc area and covers an area of 250 hectares with landscapes and crops characteristic of ancient Tuscan agriculture. // Petrognano trae le sue origini dalla Gens Petronia come a dire “Gentis Petroniae Fundus”, in quanto nella Val di Sieve esistono altre due località omonime: Petrognano di San Gaudenzio e Petrognano di Borgo San Lorenzo. La Fattoria di Petrognano si trova nella Val di Sieve a soli 35 km da Firenze nella zona del Pomino Doc e si estende su una superficie di 250 ettari con paesaggi e colture caratteristici dell’antica agricoltura toscana.

Via di Petrognano divides the two nuclei, noble and agricultural, of the rural settlement of Petrognano in two, consisting of several buildings. The actual villa, formerly owned by the Donati and Borromei families and today by the Gambaro counts, dates back to the 17th century, and has a rectangular plan, facing west on an English lawn, and to the east on two panoramic terraces, one of which it houses an Italian garden . The garden houses a couple of fountains with statues and masks, and a shed that was once perhaps a noble chapel.
On the other side of the road is the farm, which made up a rural village in which there was a public fountain (still existing and functional), a wash house, an oil mill, a cellar and other housing and working complexes for the peasants. // La via di Petrognano divide in due i due nuclei, signorile e agricolo, dell’insediamento rurale di Petrognano, composto da più corpi di fabbrica. La villa vera e propria, già delle famiglie Donati e Borromei e oggi dei conti Gambaro, risale al XVII secolo, ed ha una pianta rettangolare, affacciata a ovest su un prato all’inglese, e ad est su due terrazze panoramiche, una delle quali ospita un giardino all’italiana. Il giardino ospita un paio di fontane con statue e mascheroni, e una rimessa che un tempo fu forse cappella gentilizia.
Sull’altro lato della strada si trova la fattoria, che componeva un borgo rurale in cui si trovava un fontana pubblica (tutt’ora esistente e funzionale), un lavatoio, un frantoio, una cantina e altri complessi abitativi e lavorativi per i contadini.

774 A.D. The first certain news of Petrognano dates back to the Lombard period. Giovanni Lami in his work “Monumenta Sanctae Ecclesiae Florentinae” wrote that in 774 Charlemagne assigned churches, castles and courts to the Badia di Nonantola in the Modena area and among these the Court of Petrognano. // Le prime notizie certe di Petrognano risalgono all’epoca longobarda. Giovanni Lami nella sua opera “Monumenta Sanctae Ecclesiae Florentinae” scriveva che nel 774 Carlo Magno assegnò chiese, castelli e corti alla Badia di Nonantola nel modenese e tra queste la Corte di Petrognano.

1046 A.D. The oldest part of the Villa di Petrognano dates back to the year one thousand, born as a watchtower of the valley, built in stone blocks. In 1046 the Benedictine Abbey of San Miniato al Monte, which at the time was part of the Diocese of Lucca, was patron saint of Petrognano. // La parte più antica della Villa di Petrognano risale all’anno mille nata come torre di guardia della vallata, costruita in blocchi di pietra. Nel 1046 risulta patrona di Petrognano la Badia Benedettina di San Miniato al Monte che all’epoca faceva parte della Diocesi di Lucca.

1286 A.D. The Petrognano Farm was passed to the Diocese of Florence and subsequently to that of Fiesole, as evidenced by the documents of the Bishop’s Curia of Fiesole. The Villa di Petrognano was a stately home of the bishop’s canteen of Fiesole and was cited several times for the excellence of its wines. // La Fattoria di Petrognano passò alla Diocesi di Firenze e successivamente a quella di Fiesole, come testimoniano i documenti della Curia Vescovile di Fiesole. La Villa di Petrognano era una casa signorile della mensa vescovile di Fiesole e citata più volte per l’eccellenza dei suoi vini.

1677 A.D. Due to its splendid position in the valley and the particularly mild climate, the Villa di Petrognano became the summer residence of the Bishops of Fiesole. The villa was enlarged in at least two periods: between 1677-1689 by Cardinal Filippo Neri Altoviti, and by Bishop Ranieri Mancini in 1703. // Per la sua splendida posizione nella vallata ed il clima particolarmente mite la Villa di Petrognano divenne residenza estiva dei Vescovi di Fiesole. La villa venne ampliata in almeno due momenti: tra il 1677-1689 dal Cardinale Filippo Neri Altoviti e dal Vescovo Ranieri Mancini nel 1703.

1866 A.D. Petrognano was bought by the Budini Gattai family, great building contractors at the time Florence was the capital. They invested a large fortune by buying 17 farms in Tuscany and the Palazzo Grifoni in Piazza SS Annunziata in Florence. In the hall on the first floor or Petrognano, there is a frieze on which all the villas owned by the family are represented. // Petrognano fu acquistata dalla famiglia Budini Gattai, grandi imprenditori edili all’epoca di Firenze Capitale. Investirono un’ingente fortuna comprando 17 fattorie in Toscana ed il Palazzo Grifoni in piazza S.S. Annunziata a Firenze. Nel salone al primo piano corre un fregio su cui sono rappresentate tutte le ville possedute dalla famiglia.

1870 A.D. Massive state-of-the-art works commenced on the farm: New farmhouses, roads, aqueducts, a power plant with a hydraulic turbine and a large water storage were built. The villa was further enlarged and restored taking on its current appearance: a large cellar, the wine cellar, the orciaia, the mill, the oil mill and an immense terrace overlooking the valley were also built. // Nella fattoria vennero iniziati imponenti lavori all’avanguardia per quell’epoca. Furono costruite nuove case coloniche, strade, acquedotti, un impianto per lo sviluppo di energia elettrica con una turbina idraulica ed un grande deposito dell’acqua. La villa venne ampliata ulteriormente e restaurata assumendo l’aspetto attuale: venne costruita una grande cantina, la tinaia, l’orciaia, il mulino, il frantoio ed una immensa terrazza sulla vallata.

1930 A.D. Maria Francesca Budini Gattai married Count Enrico Galeotti Ottieri della Ciaja who had the church dedicated to St. Peter rebuilt in front of the farm. From their marriage, 5 daughters were born; Cecilia Galeotti Ottieri della Ciaja is the current owner and lives in the main villa with her 3 children. // Nel 1930 Maria Francesca Budini Gattai sposò il Conte Enrico Galeotti Ottieri della Ciaja che fece ricostruire la Chiesa dedicata a San Pietro di fronte alla fattoria. Dal loro matrimonio nacquero 5 figlie; Cecilia Galeotti Ottieri della Ciaja è l’attuale proprietaria e vive nella villa padronale insieme ai suoi 3 figli.

2000 A.D. By virtue of its history, architectural, artistic and environmental characteristics, in the year 2000 the Ministry for Cultural Heritage and Activities notified the Villa of Petrognano and its annexes worthy of protection. // In virtù della sua storia, delle caratteristiche architettoniche, artistiche ed ambientali, nell’anno 2000 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha notificato la Villa di Petrognano ed i suoi annessi beni degni di tutela.

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